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Francesco Coccopalmerio
Il primato del romano pontefice nel Codice di diritto canonico Anche per una risposta a Ut unum sint n. 95

Eastern Canon Law 3 (2014) 1, 11–67.

Content


    Sommario: i. Lettura di alcuni canoni, La collocazione nel Codice dei cann. 330-341 e il suo interesse per la nostra riflessione, I singoli canoni, Il can. 331, Vediamo gli elementi della prima parte, Vediamo oragli elementi della seconda parte del canone (“qui ideo… valet”), Elementi da tenere presenti per il seguito della nostra riflessione, Il can. 330, I cann. 336; 337, §§ 1-2; 339, § 1, Il can. 341, Elementi da tenere presenti per il seguito della nostra riflessione, Il can. 749, §§ 1-2, Il can. 333, § 2, Vediamo gli elementi della prima parte, Vediamo gli elementi della seconda parte (“ipsi… exercendi”), 2. Raccolta degli elementi contenuti nei canoni presi in esame, 3. Qualche riflessione relativamente all’esercizio del “munus” primaziale, 1) La decisione del Papa di esercitare il “munus “ supremo a modo di soggetto singolo oppure in modo collegiale, 2) La decisione del Papa di aggiungere il proprio voto concorde alla maggioranza numerica dei voti concordi espressi dai Vescovi, Appendice I, 1. I lavori dei Coetus per gli Schemi della LEF, ii. I lavori del Coetus “De Clericis” poi “De Sacra Hierarchia” e infine del Coetus “De Populo Dei”, Appendice II.